Cortili

Ampi cortili per poter dare sfogo a tutta la voglia di giocare insieme!

Don Bosco cercò sempre uno spazio ampio, il “CORTILE”, per il gioco dei ragazzi. Girò tutta Torino per trovare un benedetto cortile dove poter lasciare in pace i suoi ragazzi, e si fermò a Valdocco. Lì fonda il suo primo oratorio. Attorno al cortile sorgono la Chiesa, il teatro, le sale per gli incontri, le sale giochi, la scuole e i laboratori. Nella pedagogia di don Bosco il ragazzo viene incontrato attraverso il gioco e l’incontro in un cortile pieno di vita.

Le classi

Sono gli ambienti in cui i nostri ragazzi vivono tutta la mattinata e dove si svolge l’attività didattica.
La nostra scuola sta cercando di adeguare l’impostazione dei luoghi dove si impara per poter sfruttare al meglio le possibilità che offrono le nuove tecnologie e le risose che la rete internet mette a disposizione.
In tutte le classi della scuola è presente un computer con collegamento ad internet.
Ogni personal computer è collegato ad un videoproiettore e ad un impianto audio che permettono ai professori di creare lezioni multimediali per coinvolgere maggiormente le allieve e gli allievi.

Tramite il PC i professori possono facilmente utilizzare il registro elettronico, annotando in tempo reale la situazione della classe.

E’ in sperimentazione in alcune classi l’uso della PAD Wacom. Grazie a questo strumento gli insegnati possono più facilmente interagire con i contenuti multimediali, trasformando lo schermo proiettato in una vera e propria lavagna interattiva. Diventa così più semplice scrivere e disegnare sul video come se ci si trovasse su una lavagna tradizionale.
Le differenze tra questa soluzione e una LIM tradizionale riguardano la grandezza dello schermo (molto maggiore) e la possibilità di far facilmente intervenire i ragazzi dal proprio posto.

Lo studio

Il grande studio: un’area per lo studio individuale dove TUTTI gli allievi possono dedicarsi ai compiti e allo studio.
Ambiente accogliente e protetto dove in autonomia si riflette, si legge, si studia, ci si dedica ad attività specifiche. Nasce per venire incontro agli stili e ai bisogni differenti e personali degli allievi; ma è anche luogo importante dove svolgere attività in cui si richiede concentrazione e tranquillità.

La palestra

Funzionale ad ogni utilizzo, specialmente per l’educazione motoria delle classi, ecco la nostra palestra!

Aula di musica

L’aula di musica è un ambiente appositamente realizzato per le attività musicali della scuola.

Come tutte le altre aule dispone di un computer e un videoproiettore, al quale vanno ad aggiungersi un impianto audio Hi-Fi di qualità superiore e numerosi strumenti musicali.
L’aula è insonorizzata per permettere agli studenti di suonare in libertà senza disturbare le lezioni nelle altre classi.

In aula di musica i ragazzi, oltre ad imparare la storia della musica, suonano vari strumenti, possono esercitarsi su un pianoforte elettronico e fanno esercizi di ascolto di vari tipi e generi di opere.

Aula di informatica

Posta al piano terreno, l’aula informatica della scuola dispone di 32 postazioni per gli studenti più una per l’insegnante. Il videoproiettore e l’impianto audio hi-fi permettono ai professori di creare lezioni multimediali per coinvolgere maggiormente le allieve e gli allievi.
Tutti i computer dell’aula informatica possono accedere ad internet tramite un proxy e un filtro che protegge i più giovani da contenuti non appropriati.
Come a tutto il personale docente, anche ad ogni ragazzo viene configurata una propria cartella personale sul server della scuola dove può salvare i propri file e compiti e alla quale può accedere da ogni computer all’interno della rete scolastica.

La scuola condivide e sostiene la diffusione dei software open source. Su tutti i computer è installata una versione del sistema operativo Ubuntu, personalizzata secondo le esigenze didattiche della scuola.
Questo tipo di sistema operativo, già dominante per la creazione di server, viene sempre più utilizzato anche sui PC. Ubuntu è utilizzato dalle amministrazioni di grandi città europee come Monaco di Baviera e anche la città metropolitana di Torino ha avviato un progetto per la sua completa adozione.
Queste scelte modificheranno le competenze richieste per le assunzioni dei lavoratori di domani. La scuola facilita l’acquisizione di queste nuove conoscenze avvicinando i propri studenti a questo sistema operativo e ai suoi numerosi software, liberi e gratuiti.

Sale giochi

Il nostro Istituto ha la fortuna di avere tanto verde e molti spazi all’aperto ma non mancano gli spazi al
chiuso in cui si possono fare feste o semplicemente una partita a calcetto e ping pong incontrando amici.
Oltre al classico calcetto e ai ping pong le sale giochi sono dotate anche di scacchi, dama, giochi di società e tutto ciò che può aiutare gli allievi a trascorrere insieme l’intervallo durante i giorni di pioggia.

La mensa

Se chiediamo ai nostri allievi una cosa buona della scuola, ci diranno la mensa!

La scuola dispone di una mensa interna nella quale vengono preparati tutti i pasti per gli allievi. Tutti i pasti vengono giornalmente cucinati dalle cuoche e non c’è nulla di scaldato o preconfezionato.

Il menu settimanale viene preparato in collaborazione con un dietologo, è possibile concordare menù speciali per casi di allievi con intolleranze e/o particolari esigenze.

La chiesa

Non esiste casa salesiana, senza chiesa. La Chiesa è il centro e il cuore di tutto. E’ la casa di Dio e la casa dei figli di Dio. E’ il motore di tutta l’attività educativa. Don Bosco voleva che fosse lo spazio più bello di ogni opera. Il tabernacolo con la presenza dell’Eucarestia, è il Signore Gesù, “il padrone di casa”, Lui il vivente, Lui che dona forza e coraggio e speranza; dona cuore e mente agli educatori e ai giovani, perché nessuno mai si scoraggi nel cammino della vita. Lui da visitare quotidianamente, come desiderava Don Bosco.

La chiesa della nostra scuola, la cui costruzione risale al 1935, è dedicata a San Giuseppe, dipinto nell’abside, patrono del mondo del lavoro. La casa infatti è nata come scuola agricola ed ha accolto migliaia di giovani, che hanno qui appreso l’arte dell’agricoltura. Ai lati dell’abside i dipinti del Sacro Cuore e della Madonna Ausiliatrice, pilastri della devozione di don Bosco lasciati in eredità ai Salesiani e ai suoi ragazzi.

Le pareti laterali della chiesa offrono spunti di riflessione biblica e di catechesi. Le 14 stazioni della Via Crucis fanno meditare sul dono della vita di Gesù Cristo per noi fino alla morte in croce. I dipinti delle pareti del presbiterio invece completano la vicenda di Cristo che risorge da morte (parete di sinistra) e che resta con noi nell’Eucarestia, significato da un’ultima cena (parete di destra).

Nella chiesa non mancano naturalmente, sopra gli antichi altari laterali, dipinti di Don Bosco, fondatore della Famiglia salesiana, e di san Francesco di Sales, patrono della Congregazione salesiana. I quadri sono entrambi pregevole opera del pittore torinese Carlo Morgari (anno 1958).
Nel soffitto e nella parte alta delle pareti una catechesi di vita cristiana: i simboli dei sette sacramenti e dei dieci comandamenti; simboli delle quattro virtù cardinali e delle tre virtù teologali. Nella parte alta delle colonne dipinti dei quattro profeti maggiori (Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele) e degli otto profeti minori.

Hic domus mea et porta coeli (qui è la mia casa e la porta del cielo): questa è la scritta incisa sul festone sopra la porta d’ingresso della chiesa e che accoglie tutti coloro che la oltrepassano per sostare un poco di tempo in questo spazio offerto in ogni casa di don Bosco per un incontro di fede, per vivere nella speranza e per costruire una vita nell’amore e nel dono.

Il salone teatro

Quando parliamo di “Protagonismo dei giovani” in campo educativo, non c’è miglior mezzo per dimostrarlo e renderlo concreto ed efficace che quello dell’esperienza teatrale.

Educativo non è tanto il teatro “per”, quanto il teatro “dei” ragazzi e giovani, quello da loro ideato, interpretato e realizzato: vera educazione all’espressione, all’osservazione, alla libertà.

Per Don Bosco non esisteva un “teatro per il teatro”: o era educativo o “non era”! I riflettori erano puntati sui giovani o giovanissimi attori; insomma non si recitava tanto “per il pubblico” quanto piuttosto per gli stessi attori, per la loro formazione.

Ed ecco quindi il nostro salone-teatro, utile per le rappresentazioni teatrali e per radunare grandi gruppi in assemblea.